SWAN LAKE MA NIENTE CIAJKOVSKIJ

Il Lago dei Cigni di Yerevan è il punto dove avvengono i maggiori festival. Ad esempio, il Vardavar, la festa dell’acqua… da scoprire insieme a tante curiosità.

È grande quanto il Piemonte l’Armenia e bisogna proprio farci un salto per scardinare alcune idee un po’ stantie. Ad esempio che viva del retaggio di ex repubblica sovietica o come Paese legato esclusivamente alla storia del passato.

Yerevan è una città intrigante e vitale. Prendete un caffè in uno degli accoglienti locali di Abovyan Street, ascoltate uno spettacolo di musica dal vivo nei jazz club più trendy. E nelle serate limpide, all’ora del tramonto, salite gli scalini della Cascade per godervi il panorama.

Andate al Vernissage, il mercato che si tiene ogni fine settimana, dove pittori e scultori espongono all’aperto, e artigiani creano sotto i vostri occhi manufatti tipici in ceramica, terracotta e legno, le croci intarsiate khachkar e oggetti tessili in kilim come borse e arredi per la casa.

Certo, entrate in uno dei 40 musei e gallerie; il solo Matenadaran è stupefacente, con la collezione di 17.500 manoscritti antichi, preziose calligrafie e miniature dettagliate. Ma andate anche in giro a curiosare, incontrando ragazze con vertiginosi tacchi a spillo e i graffiti del giovane artista Robert Nikoghosyan.

Il passato è lì, con anziani che giocano a backgammon e l’ultima moschea esistente; la Moschea Blu, in Mashtots Avenue, che risale al Settecento, è stata restaurata con fondi iraniani e con le sue ceramiche decorate, la galleria fotografica e la libreria, è un’oasi.

Ma il presente è pieno di fermento: Hamalir è un gioiello architettonico con un palcoscenico rotante dove si esibiscono cantanti internazionali e locali (dai Deep Purple a Charles Aznavour, che è franco-armeno). Tumo Centre for Creative Technologies è invece lo spazio con 450 postazioni e computer dove i giovani si cimentano in design, robotica, animazione, cinema, fotografia e web.

Yerevan è verde, anche grazie all’iniziativa Armenia Tree Project, che dal 2012 riforesta la città. Basta recarsi nelle due location deputate ai festival e agli eventi:  Tumo Park, dove in estate si tengono Dj Set, e Swan Lake, il lago dei cigni.

 

Qui si celebra una festa importante, Vardavar, ispirata alla pagana Astghik, dea dell’acqua, della bellezza, dell’amore e della fertilità. Avviene 14 settimane dopo la Pasqua (nel 2018, in luglio) ed è all’insegna dell’allegria e dell’acqua: ragazzi si divertono a bagnare se stessi e i passanti. Hanno coinvolto anche l’artista statunitense Kayne West qualche anno fa, quando era in città.

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