- On gennaio 29, 2018
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- Tags Tag:acqua di rose, Amouage, Bait al Zubair, Mascate, Muscat, Opera House, profumo, rose
ROSE, MAESTRI PROFUMIERI, SENSI
La capitale dell’Oman è nota per la Opera House e la Grande Moschea, ma noi vogliamo raccontarvi un’altra storia.
Senza nulla togliere al cartellone artistico dell’unica Opera House del mondo arabo né alla moderna moschea che può accogliere 14.000 persone, pensiamo siano attraenti i profumi di Muscat e le sollecitazioni sensoriali.
35 anni fa un ministro del governo inventò un’azienda di profumeria di lusso e l’anno successivo chiamò un profumiere di Grasse, chiedendogli di creare qualcosa di assolutamente unico. Guy Robert non tradì le aspettative dando vita ad AMOUAGE, anche se probabilmente non si aspettava che sarebbe diventato il profumo più prezioso al mondo.
Le numerose varianti di Amouage si basano sui differenti fiori che le compongono. “Beloved” predilige le rose; il modo migliore per capire è recarsi da marzo a maggio alle pendici del Jabal al Akhdar, nella zona di Sayq (in Oman le distanze sono facilmente percorribili), quando vaste zone dell’altopiano si colorano di boccioli di un profumo intenso.
Gli abitanti dei villaggi di montagna coltivano rose di generazione in generazione; in primavera la fioritura è magnifica, e precede la raccolta e la distillazione, che in alcuni casi è ancora artigianale: i petali vengono disposti in grandi recipienti detti borma e scaldati sulla brace. L’acqua di rose – attar – viene usata per profumare le abitazioni, ma anche per insaporire il caffè e i dolci locali.
Nella capitale non mancate di annusare le raffinate fragranze di Amouage, anche qualora decidiate di non acquistare il prezioso profumo. E poi trattatevi bene.
Lustrate gli occhi a Bait al Zubair, complesso di edifici privati trasformato in museo etnografico e recentemente ampliato con l’aggiunta di un palazzo dedicato al rinascimento omanita. Conserva una ricca collezione di gioielli, oggetti e abiti tradizionali che riportano alla luce la vita quotidiana del sultanato nel corso dei secoli. Senza dimenticare la collezione di arte contemporanea locale.
Dopo olfatto e vista, assecondate il gusto e godetevi una bella cena; a Muscat non si arriva mai al ristorante prima delle 21. Menu indiani, mediorientali, asiatici, swahili, c’è l’imbarazzo della scelta. Ottimo pesce da Turkish House e Al Boom; carne e riso omaniti da Bin Ateeq; tavoli all’aperto e tende beduine da Kargeen; specialità libanesi da Beirut Express; speziati piatti indiani da Mumtaz Mahal e Passage to India. Il quartiere vicino alla spiaggia di Al Qurm offre tanti locali e la movida della capitale.