Ci sono tanti buoni motivi per programmare un viaggio in Oman…
1) Sharqiyah Sands, deserto suggestivo
Dune alte sino a cento metri, rocce di arenaria solidificata, aree semiaride di boscaglia. I colori vanno dallo zafferano al porpora, il silenzio è assoluto; è incantevole trascorrere una notte in un confortevole accampamento, sorseggiando tè e gustando halwa, il tipico dolce a base di datteri, zafferano, cardamomo, mandorle, noci e acqua di rose. Il deserto è conosciuto anche come Wahiba Sands, dal nome di una delle tribù che lo abita. In questo territorio di ben 12.000 kmq vivono infatti tremila beduini, molti dei quali dediti all’allevamento dei dromedari da corsa, che valgono da 50.000 a 100.000 dollari essendo i più ricercati nella penisola arabica.
2) L’unica Opera House dalla penisola arabica
La Royal Opera House, con la sua imponente architettura bianca, è l’unica del mondo arabo. Merito del Sultano Qaboos, governatore illuminato mecenate e grande amante della musica e della cultura. Con il suo ricco cartellone di concerti, è uno degli highlight di Muscat, la capitale, il cui nome significa àncora. Opera House si staglia nella Nuova Muscat, così come la Grande Moschea, aperta anche ai non musulmani, i cui tappeti coprono una superficie di 4000 mq. La Vecchia Muscat si offre invece con l’antico porto, il quartiere presidenziale e il Mutra Soukh, che dal 1915 espone le sue merci, come essenze, spezie, pashmine e monili in argento. Muscat si gira senza soffrire il traffico ed è pulita quanto una città svizzera; offre ristoranti dalle gastronomie gustose e giardini di frangipane.
3) Il mare, insospettabilmente
L’Oman, a differenza degli Emirati Arabi, non si affaccia sul Golfo Persico ma sull’Oceano Indiano, quindi offre anche pregevoli esperienze balneari. Le spiagge a mezz’ora della capitale sono di sabbia dorata, accarezzano baie dai fondali calmissimi e si offrono con resort lussuosi. Nel nord, le isole Daimaniyat sono un arcipelago dichiarato riserva naturale, in cui si possono fare snorkeling e immersioni, nonché ammirare tartarughe marine e delfini. Nel profondo sud, Salalah vanta immense spiagge bianche e resort esclusivi.
4) Nizwa, capitale nei secoli VI e VII
All’interno dell’oasi più grande, il suo Forte è emblema dell’architettura omanita e riflette la formidabile ingegneria militare del passato; venne costruito per resistere agli attacchi di chi contendeva la posizione strategica sulle rotte carovaniere, infatti dai cammini di ronda potrete vedere il panorama a 360°. Perfettamente restaurato, ospita anche un interessante museo che illustra usi e costumi tradizionali. A ridosso del Forte si sviluppa un vivace mercato; non mancate di acquistare i prodotti più prelibati, ovvero i datteri dei palmeti locali e l’incenso di alta qualità, con piccoli bracieri e mirra profumata.
5) Tutti i paesaggi del mondo sono qui
Abbiamo parlato di deserto e di mare ma non è tutto. Ciò che affascina di più dell’Oman è proprio la molteplicità dei suoi paesaggi naturali. Gli wadi ad esempio, dove corsi d’acqua dolce creano macchie di verde; il più bello è Wadi Bani Khalid, dove seguendo il sentiero bordato da palme si arriva a piccole cascate, che alimentano polle d’acqua naturali dove rigenerarsi nei giorni più caldi. La penisola di Musandam fa pensare ai fiordi del nord Europa, con le alte falesie che si tuffano nel golfo; si può attraversare in barca, spostando lo sguardo dalle rupi rocciose – alte fino a 2000 mt – ai fondali in cui nuotano delfini e cormorani. Jebels Shams, la montagna del sole, è perfetta per il trekking, con canyon e vette alte 3000 mt. A Ras Al Jinz c’è una riserva dove in alcuni periodo dell’anno nidificano le rare tartarughe verdi della specie Chelonia midas.