DAI CARAVANSERRAGLI AI GRATTACIELI

Non capita spesso di trovare in un’unica città un centro con antiche mura, caravanserragli trasformati in ristoranti e grattacieli che la notte proiettano animazioni LED. Accade a Baku, capitale dell’Azerbaijan.

Le prime testimonianze scritte su Baku risalgono all’885. Poi sappiamo che nel Cinquecento venne rasa al suolo dai Persiani e che nel Settecento si arrese alle truppe russe dello zar. A fine Ottocento iniziò il boom legato alla presenza del petrolio e dal 2000 c’è stata un’impennata di contemporaneità.

Questo stringatissimo excursus è per introdurre la varietà di Architettura che si ammira nella capitale azera, rendendola una città capace di sorprendere.

Il cuore storico è tipicamente medievale e mediorientale, racchiuso fra le antiche mura; le strade e i vicoli della cosiddetta Città Vecchia sono addobbati da tappeti – di cui esiste una lunga tradizione artigianale – mentre quelli che erano caravanserragli sono stati trasformati in accoglienti ristorantini. Dal 2000 la Città Vecchia è stata dichiarata da Unesco Patrimonio dell’Umanità, in particolare per le Mura, il Palazzo degli Shirvanshah (XV secolo) e la Torre della Vergine (XII secolo) da cui si ammira tutta la baia e che è il simbolo di Baku.

Baku di notte

Ph. Cr. AlixSaz

Quando nel 1873 si scoprì nel territorio il petrolio (30 anni prima avvenne proprio qui la prima trivellazione mondiale) la città visse una fioritura economica. A questo periodo e gusto risalgono edifici dall’architettura europea; palazzotti di ispirazione veneziana, parigina e asburgica testimoniano quanto le famiglie ricche del Caucaso guardassero all’Europa. Quegli edifici oggi in gran parte sono stati riconvertiti in biblioteche, accademie, palazzi governativi e hotel di charme.

A tutto ciò dal 2012 si è affiancato lo spirito più contemporaneo dell’Azerbaijan e l’aspetto interessante è che il risultato non è stridente ma affascinante. Zaha Hadid ha firmato il centro culturale Heydar Aliyev, con il suo tratto inconfondibile; auditorium da 1200 posti, sale per mostre temporanee di artisti moderni, museo e coffee shop. Senza dimenticare le tre torri avveniristiche, la più alta delle quali svetta a 190 metri; le Flame Towers si proiettano sul futuro dando spettacolo al calar della sera, quando grazie a un sistema di luci LED s’illuminano di animazioni e fanno da testimonial a questa città dinamica e vitale.

 

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