Ci sono tanti buoni motivi per programmare un viaggio in Turchia…
1) Non esiste al mondo una città come Istanbul
Quando si dice che parte della città è in Europa e parte in Asia, non si trasmette l’idea. Istanbul, che non è la capitale, racchiude tutto il Medio Oriente e tutto l’Occidente; calarvisi comporta vivere due mondi contemporaneamente. A Sultanahmet si rimane estasiati dai tesori architettonici dell’epoca ottomana ma fuori dal centro storico ferve una metropoli moderna e cosmopolita, amante dell’arte e del lifestyle contemporaneo. Si impara, si gusta, si compra; si potrebbe tornare 100 volte a Istanbul e non riuscire a vederla tutta.
2) Navigare il Bosforo
Collega il Mar di Marmara al Mar Nero, è lungo 31 km e nel punto più profondo tocca 120 metri. Al di la dei numeri, sono le sirene dei vaporetti che rappresentano una delle voci di Istanbul. Si può acquistare come escursione o si può usare come mezzo di trasporto. Sulla sponda europea scendete a Ortaköy, che negli anni è diventato un quartiere alla moda, con la piccola moschea barocca e nugoli di bar eleganti. Oppure a Rumeli Hisari, possente fortezza costruita nel Quattrocento in soli quattro mesi; è situata nel punto più stretto del Bosforo, una posizione strategica per controllare i traffici commerciali. Sulla sponda asiatica invece tappa a Kiz Kulesi, la Torre della Fanciulla, che risale all’Ottocento e da cui potrete ammirare un panorama a 360°. Oppure in prossimità di Palazzo Beylerbeyi, sempre dell’Ottocento, uno degli edifici più eleganti in assoluto, che fu dimora di due sultani nonché set di alcune scene di “Topkapi”, film con Peter Ustinov.
3) I paesaggi lunari della Cappadocia
40 kmq di bellezza. La natura l’ha creata milioni di anni fa, con due eruzioni vulcaniche. L’uomo ci è arrivato 5000 anni fa. La Cappadocia, che ha come capoluogo Nevsehir e in Goreme un parco nazionale, è uno dei musei all’aperto più importanti del mondo, dichiarato da Unesco Patrimonio dell’Umanità. Delle formazioni tufacee e laviche le più fiabesche sono i cucuzzoli noti come “camini delle fate” per le erosioni create dagli agenti atmosferici. Fra dirupi scoscesi e altipiani gli uomini si sono adattati, plasmando abitazioni e luoghi di culto; la conformazione che vediamo ha origine bizantina, quando anacoreti e cristiani si rifugiarono scavando nelle rocce, seguiti poi da monaci che strutturarono chiese con pareti affrescate. Fino alla magia delle città sotterranee, create a una profondità di 50-85 metri nel sottosuolo, con tanto di granai. Dal basso di queste città o dall’alto delle mongolfiere, la regione è impressionante e qui berrete i migliori vini della nazione.
4) Efeso, archeologia sull’Egeo
Non è solo il sito archeologico più importante dell’Anatolia ma uno dei più interessanti al mondo. Fondata dai Greci, resa grande dai Romani, Efeso aveva monumenti imponenti, terme, agorà, anfiteatri. La Biblioteca di Celso, di cui oggi rimane la facciata, aveva 200.000 volumi; vicino a lei sorgeva il quartiere dell’élite, da poco riportato alla luce dai restauratori, con abitazioni impreziosite da mosaici e affreschi. Secondo la Chiesa, Maria trascorse gli ultimi anni di vita a Efeso; la sua abitazione è visitabile.
5) E archeologia romana sul Mediterraneo
Non lontano da Kemer e Antalya si possono visitare tre complessi archeologici. Ad Aspendos si tratta di reperti romani, il cui gioiello è rappresentato dal teatro, che dopo 18 secoli è ancora uno dei migliori conservati al mondo. Stupendo anche il teatro di Perge, in onore di Dioniso, che nell’antichità poteva contenere 15.000 spettatori; ci sono lo stadio, due torri, il ninfeo, le terme e i resti dell’agorà. A Termessos si arriva attraversando un bosco; si schiudono i resti del teatro, dell’agorà, dell’odeon, del tempio, enormi cisterne per la raccolta di acqua piovana, la tomba di uno dei dignitari di Alessandro Magno. Chi non si spinge in collina per la necropoli, potrà seguire la cinta muraria e ammirare numerose tombe scavate nella roccia.
6) Pamukkale, la cascata pietrificata
Il suo nome significa “fortezza di cotone” e in effetti al cotone fanno pensare le colline addossate le une alle altre, bianche perché calcaree. Sono enormi protuberanze collegate da terrazze di acqua termale. Sembrano cascate pietrificate, incorniciate da stalattiti bianche.
7) Bodrum, mare e storia millenaria
I reperti archeologici dimostrano che questo luogo ha un passato di 5000 anni; di fronte all’isola greca di Kos, Bodrum è l’antica Alicarnasso, fondata nel XIII secolo a.C. e patria di Erodoto. Fu punto d’incontro delle civiltà della Grecia e dell’Anatolia; nel 1523, con la conquista di Rodi del Sultano Solimano il Magnifico, Bodrum entrò a far parte dell’Impero Ottomano. Alla fine della Prima Guerra Mondiale venne occupata dagli Italiani, per poi tornare nel 1921 in mano turca. Oggi troverete mare stupendo, negozi aperti fino a mezzanotte, un’atmosfera rilassata e vacanziera; non mancate però di visitate il Museo di Architettura Subacquea, custodito nel Castello di San Giovanni, adiacente al porto. Primo del genere in Turchia, ospita i ritrovamenti dell’Età del Bronzo di Uluburun, che comprendono la tomba e il corredo di Ada principessa della Carnia.
Ci sono anche tanti buoni motivi per programmare una crociera in Turchia…
1) Nuotare in acque Bandiere Blu
La Turchia è il quarto paese al mondo per numero di lidi certificati Bandiera Blu, l’ecolabel internazionale dei mari più belli e puliti. Nel 2017 le bandiere sono ben 469, di cui 22 per le marine. Si tratta di un riconoscimento importante che premia la salvaguardia di oltre 8.000 km di coste; baie, insenature, calette, spiagge, che offrono una dimensione diversa se vissute da terra o dal mare.
2) Sentirsi liberi di fare niente o tutto
Pini marittimi e archeologie poco conosciute, golfi e isolotti, nuotate e relax. La vita di bordo infonde libertà: scalzi, semplificando tutto, respirando il profumo del mare per ricaricarsi, dormendo sotto le stelle nel silenzio. Ma anche scendere a terra per esplorare luoghi densi di cultura. E sbarcare a volte la sera per immergersi nell’atmosfera di cittadine vivacissime.
3) Imbarcarsi dove sono nati i caicchi
I caicchi sono nati a Bodrum e ancora oggi diversi artigiani locali li costruiscono secondo il metodo tradizionale. I reperti archeologici dimostrano che questo luogo ha un passato di 5000 anni. Di fronte all’isola greca di Kos, Bodrum è l’antica Alicarnasso, fondata nel XIII secolo a.C. e patria di Erodoto. Definita da Omero “paradiso dell’eterno azzurro”, fu punto di incontro delle civiltà della Grecia e dell’Anatolia. Nel 1523, con la conquista di Rodi del Sultano Solimano il Magnifico, Bodrum entrò a far parte dell’Impero Ottomano. Alla fine della Prima Guerra Mondiale venne occupata dagli Italiani, per poi tornare nel 1921 in mano turca.
4) Scoprire archeologia… in acqua
Bastano maschera e pinne per rimanere sbalorditi a Kekova, dove sarcofagi lici, strade sommerse e antiche mura di fondazione creano un’atmosfera magica. Chi pratica la subacquea può immergersi con le bombole nell’isola di Tavsan, per ammirare i resti della città sommersa di Mindos.
5) Godersi spiagge e baie spettacolari
Come Porto Ceneviz, un ancoraggio intagliato nella roccia, ai piedi delle cime del Tauro, dove le sponde sono coperte da boschi e celano una deliziosa spiaggia sabbiosa. Come Bozburun, nelle cui acque di cristallo si pescano spugne. Come Olu Deniz, votata dal pubblico come una delle spiagge più belle del mondo. E come l’Isola di Sedir, o di Cleopatra… la leggenda vuole che Cleopatra si fosse rifiutata di posare piede su un suolo non egiziano e che, veleggiando verso Roma, Antonio fece portare a terra una sabbia per lei. Sia vero o meno, la sabbia è senza dubbio speciale per la consistenza e qui il mare ha mille sfumature di blu.
6) Fotografare architettura antica di enorme valore
A Bodrum si può visitare il Museo di Architettura Subacquea, custodito nel Castello di San Giovanni che è adiacente al porto. Primo del genere in Turchia, dove vedere i ritrovamenti dell’Età del Bronzo di Uluburun, che comprendono la tomba e il corredo di Ada principessa della Carnia. L’antica Myra rivela le tombe licie più belle; i sepolcri, che datano V-IV secolo a.C., sono scavati nella roccia. Da ammirare anche il Teatro Romano, ben conservato, con 38 gradinate. A Phaselis il bosco di pini d’Aleppo avvolge sia la spiaggia sia il sito archeologico, che comprende tre necropoli, la strada colonnata e un teatro di origine ellenistica (vale la pena salire in cima per il panorama!).
7) Fare uno shopping per cui arrivano anche dalla Grecia
A Yalıkavak – 18 km dal centro di Bodrum – ogni giovedì si tiene un mercato incredibile. In uno spazio di 12.000 mq sono in bella mostra frutta e verdura, prodotti di pizzicheria, spezie, dolci, frutta secca e varie erbe specifiche della zona, sfoglie, fagottini, stoffe colorate, pellame, monili d’argento, brocche, pentole di coccio, tende, tovaglie e copriletti. Il mercato, che accoglie circa 1200 artigiani, richiama persino turisti dalle isole greche.
8) Andare al ristorante con il proprio pesce
Mettete in agenda una cena a Fethiye, al mercato del pesce. In una piazza circolare, acquistate quel che preferite dai pescatori, fresco di giornata, e poi scegliete un ristorante all’aperto dove vi presentate col vostro sacchettino. Ve lo cucinano gratis come volete! Con una piccola somma avrete coperto e contorno, poi potete aggiungere antipasto o dessert e bevande. E mentre sarete seduti all’aperto farete amicizie internazionali e passeranno musicisti a creare un clima di festa.
9) Rinfrescarsi in un canyon incredibile
Da non perdere l’escursione a Saklikent, parco nazionale inimmaginabile. Snodandosi fra le montagne per 18 chilometri, è il terzo in Europa per lunghezza e uno dei più profondi al mondo. Il suo nome in turco significa “città nascosta”.